CHRONICLE

di Josh Trank con Dane DeHaan, Alex Russell e Michael B. Jordan

Ennesimo film su ragazzetti con superpoteri? Sí.
Ennesimo film basato su “found footage” (filmati ritrovati) stile Blair Witch Project? Sí.
Ennesimo film che omaggia (leggi ‘plagia’) capolavori gia’ esistenti? Sí.
Eppure il nuovo film di Josh Trank, giovanissimo regista al suo primo lungometraggio, e’ di quelli che esce dal gruppo e si distingue per idee e resa visiva.

Tre amici all’ultimo anno di liceo acquistano superpoteri (volano, muovono oggetti con la mente etc.) in circostanze non ben chiare e approfondite, ma dopo un primo momento di stupore e stravaganti attivita’, scoprono che non e’ cosi facile gestirli e resistere al richiamo del “lato oscuro”.

Il budget striminzito costringe il regista a ottimizzare tutte le risorse disponibili e a utilizzare trucchi banali e semplici, ma molto efficaci. I ragazzi sono chiaramente attaccati a dei fili mentre volano, cosi come i trucchetti che utilizza uno dei protagonisti per stupire tutta la scuola durante un talent show sono divertenti ed empirici, ma e’ il contesto che rende tutto credibile e coinvolgente,.
Chronicle, pero’, ha anche un lato oscuro, come detto, e presto i tre ragazzi si troveranno a doverlo affrontare. Facile farsi belli, ma facile anche farsi prendere da un delirio incontrollabile di onnipotenza. In questo il film dimostra la sua maturita’. I tre amici non si comportano da eroi, non si sentono investiti da grandi responsabilita’ derivanti da grandi poteri. Si sentono semplicemente tre teenager con capacita’ incredibili e potenzialmente pericolose, per cui quello che fanno e quello di cui discutono e’ facilmente relazionabile a qualsiasi persona. Sono molto piu’ vicini a noi di Peter Parker (Spiderman), Bruce Wayne (Batman) o altri piu’ famosi supereroi. Andrew, Matt e Steve sono i nostri vicini di banco e per questo l’empatia che si crea e’ notevole. Ovviamente tutti e tre sono personaggi costruiti ad hoc e piuttosto stereotipati (il timido e problematicizzato, il popolare, e il ragazzetto di colore), ma questo non toglie intensita’ alle vicende in cui vengono coinvolti.
I punti deboli pero’ ci sono. Intanto lo stratagemma del found footage non e’ del tutto necessario ai fini della verosimiglianza. Piuttosto sembra un ostacolo per trasformare il film in un esercizio di stile: Andrew all’inizio del film decide di riprendere tutto quello che gli succede, okay; quando ha i poteri muove la telecamera con movimenti da steadycam o dolly, okay furbo; e quando lui non e’ presente nella scena? Allora si utilizzano telecamere di sorveglianza o l’opportuna amica  che riprende tutto per il suo blog. Scaltro, ma forse inutilmente ricercato.
E infine i tributi e citazioni. Il riferimento al lato oscuro e’ chiaramente riconducibile a quasi tutti i supereroi esistenti e anche a Star Wars, naturalmente, ma quello che piu’ stupisce e’ il plateale omaggio ad Akira. Tutta la parte finale, e alcuni dettagli anche della storia, e’ ispirata pari pari al celebre capolavoro d’animazione, ma cio’ non toglie  molto valore a un film furbo e ben fatto. In fondo anche Tarantino cita, omaggia e “copia” a man bassa da svariati film del passato (cliccare qui per credere), per cui perche’ screditare un giovane regista che fa lo stesso anche se in maniera meno creativa e sgargiante?
Chronicle e’ un film piu’ maturo di quello che puo’ sembrare e dai risvolti inquietanti che fanno riflettere e meditare sulla condizione umana attraverso le straordinaria avventura di tre ragazzi qualunque. Sarebbe interessante vedere un seguito di questo e non l’ennesimo remake/reboot di Spiderman…

VOTO:7