AMERICAN MARY

di Jen Soska, Sylvia Soska
con Katharine Isabelle, Antonio Cupo, Tristan Risk

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Dalle geniali e contorte menti che ci hanno regalato nel 2009 Dead Hooker in a Trunkabbiamo adesso il piacere di assistere ad una nuova creazione, American Mary. Questa volta le sorelle Soska hanno qualche soldo in piu’ e confezionano una storia intelligente e meglio fotografata rispetto al precedente e piu’ ruvido lavoro, condendo il tutto con la solita affilata ironia e con tocchi sapienti di femminismo che non creano fastidiosi luoghi comuni.

Mary e’ una studente di medicina che a causa di gravi difficolta’ economiche si ritrova attratta e coinvolta in un giro underground di chirurgia estetica estrema. Presto la situazione le scappera’ di mano, ma la voglia di vendetta sara’ troppo intensa per tirarsi indietro.

Katharine Isabelle non e’ estranea ai film horror, e nei panni di Mary Mason si trova perfettamente a proprio agio. Dopo un inizio senza troppi scossoni, la storia scritta, diretta e prodotta dalla due sorelle prende un’inaspettata direzione verso il sadico e il sanguinolento, dopo che la protagonista stessa subisce morbose violenze. E proprio la violenza visiva che le sorelle gettano sullo schermo e’ alla lunga l’unico elemento che sorregge un film per molti versi fragile. I vari personaggi appaiono come vuoti involucri, nonostante il messaggio di sfida e disagio lanciato attraverso la figura di Beatriss, e la trama perde mordente man mano che procede. Lo stile realistico e low-budget che contraddistingue le Soska sisters fin dal loro debutto, non basta a creare tensione e interesse se non e’ sorretto da personaggi ben costruiti e da una sceneggiatura che va al di la’ di belle ragazze, bei completini, belle sequenze di tortura e belle luci.
Presentato in anteprima allo scorso FrightFest, American Mary e’ uscito da poco in DVD, ma dalle twisted twins ci si aspetta qualcosa di ancora meglio. D’altronde anche Robert Rodriguez, regista dal quale Jen&Sylvia hanno notoriamente tratto, e tuttora traggono, ispirazione ha fatto un salto di qualita’ dopo El Mariachi, e le sorelle potrebbero seguire il suo esempio. Senza perdere il loro morboso e macabro humor, ovviamente.

VOTO: 6

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