…and I’m back!

empire-strikes-backEccomi qua. Dopo alcuni mesi e tanti cambiamenti sono tornato al blog.
Oltre a fare nuovamente compagnia a quel pugno di persone che saltuariamente leggevano i miei articoletti, ho riaperto la serranda per poter esternare senza filtri ciò che mi fa provare il cinema.
Sarò eccessivo, sarò drastico, sarò drammatico, suscettibile, superficiale, qualunquista, nerd o pedante…ma sì, sono tornato.

MAN OF STEEL

di Zack Snyder
con Henry CavillAmy AdamsMichael Shannon

man-of-steel

Sono tempi duri per i film di supereroi, sempre piu’ numerosi e sempre piu’ spettacolari, e grazie alla genialita’ di Zack Snyder, Man of Steel alza ulteriormente il livello di qualita’ e magnificenza visiva.
Tutti sanno la storia di Superman, tutti sanno che poteri possiede, da dove viene e quale sia il suo punto debole. Ed e’ per questo che Zack Snyder, coadiuvato da Christopher Nolan alla produzione e David Goyer alla sceneggiatura, decide di virare totalmente dallo sfarzo di colori e divertimento che e’ stato Avengers, ad esempio, e dagli stereotipi tipici gia’ visti milioni di volte. Per cui niente kriptonite, niente mutanda rossa, niente Lex Luthor (solo una veloce apparizione di un camion con la scritta Luthorcorp), niente spalla comica, niente battute ironiche e niente miele stile Smallville. Ma soprattutto Zack Snyder vuole dare a Superman un’anima umana e in Man of Steel Clark Kent e’ un uomo alla continua ricerca di se stesso, si pone costantemente domande sul perche’ della sua esistenza (chi non lo fa d’altronde) e combatte quotidiamente contro i suoi istinti. Un’intelligente alternanza di immagini del presente e flashback permette di assistere alla difficile evoluzione di Clark Kent sulla terra, prima bambino e ragazzino che fatica a trattenersi dallo sfoderare i suoi poteri, poi uomo in grado di controllarli perfettamente, ma ancora perso alla ricerca di una ragione di vita.
I colori tra il grigio e il nero dietro una patina desaturata rendono tutto e tutti inquietanti e dark, Superman incluso, e le uniche note di colore vengono dai ricordi di Clark Kent bambino e da alcune sequenze surreali condite con dettagli evidenziati da delicati movimenti di macchina e una fotografia raffinata. Zack Snyder dimostra ancora una volta un grande talento visivo e una notevole capacita’ a mescolare sequenze descrittive d’esposizione con incredibili e iperreali scene d’azione e di distruzione. E non manca neanche la sensibilita’ propria di chi sa stupire con semplicita’ ed e’ cosi che una semplice inquadratura di Superman e Lois Lane nel deserto diventa una bellissima immagine alla Wim Wenders, mentre i flashback ricchi di primi piani, dettagli e voice-over ricordano la delicatezza di Terrence Malick.
Detto questo, pero’, Man Of Steel e’ maestoso e spettacolare dall’inizio alla fine con sequenze da lasciare a bocca aperta, e nonostante il 3D sia ancora una volta piuttosto irrilevante, gli effetti speciali e visivi sono qualcosa di mai visto prima. Tutto sembra azzeccato, quindi, con Henry Cavill che pare nato per impersonare Superman, Russel Crowe a proprio agio e convincente nei panni del padre Jor-El, e Michael Shannon che non tenta di imitare Terence Stamp e che rende il suo Generale Zod minaccioso e originale. Anche Kevin Costner e Diane Lane aggiungono spessore e sensibilita’ nei panni dei genitori terrestri di Clark Kent, cosi come Amy Adams non fa rimpiangere Margot Kidder nelle vesti di Lois Lane, tratteggiandola in maniera decisa e risoluta.

Ci sara’ parecchio da ricostruire e da risistemare a Smallville e Metropolis dopo il passaggio di Superman e del Generale Zod con la sua armata, ma risentiremo presto parlare di Clark Kent.

VOTO: 7.5

HOUSE AT THE END OF THE STREET

di Mark Tonderai
con Jennifer LawrenceMax ThieriotElisabeth Shue

House-At-the-End-of-the-Street

Fatto uscire convenientemente dopo Silver Linings Playbook per poter sfruttare la popolarita’ della bella (e sopravvalutata) Jennifer Lawrence, House at the End of the Street e’ piu’ godibile di quello che si possa immaginare.

La giovane Elissa e la madre Sarah si trasferiscono in una nuova citta’ e in una nuova casa, trovata ovviamente a un prezzo d’occasione data la vicinanza con la villa in cui anni addietro una bambina uccise i genitori a sangue freddo. Ryan, il fratello della bambina, ormai adolescente ancora vive tra quelle mura, ma e’ continuamente preso di mira dai compagni di scuola e ostracizzato dalla comunita’. Elissa chiaramente si invaghisce del misterioso e intrigante Ryan, ma la loro relazione causera’ non pochi problemi.

A parte la palese maggiore eta’ di tutti i liceali e nonostante alcuni personaggi siano cliché gia’ visti e rivisti, come anche alcune situazioni, il film riesce a mantenere la tensione sempre piuttosto alta, e grazie ad alcuni colpi scena ben assestati il risultato finale non e’ totalmente scadente. Certo, non aggiunge niente alla storia del cinema se non una pagina in piu’ su imdb e un titolo in piu’ sul curriculum dei vari interpreti, ma avendolo approcciato con uno spirito prevenuto e dubbioso mi ha permesso di rimanere piacevolmente sorpreso per alcune soluzioni inaspettate. Il finale, poi, permette anche diverse interpretazioni, ma non e’ il caso di approfondire troppo una trama comunque esile e poco originale.
Jennifer Lawrence continua a impattare lo schermo con la sua sensuale voce roca, la canotta bianca d’ordinanza e quell’aria scafata da donna bell’effatta, ma rimango ancora dell’idea che l’Oscar sia stato troppo. Ancora in forma la cinquantenne Elisabeth Shue nei panni della madre, ma e’ un peccato che dopo Ritorno Al Futuro e Leaving Las Vegas non abbia sfondato maggiormente.
Perfetto per una serata tranquilla, e divertente se si gioca a scovare da quanti film ha preso “ispirazione”.

VOTO: 6

VIDEOPLUGGER @ FOCAL AWARDS

VIDEOPLUGGER FOCAL

FOCAL INTERNATIONAL AWARDS – Lancaster Hotel, 2 Maggio 2013
Per la prima volta nella sua storia Videoplugger era tra le nomination per Best Footage Library of the Year, e anche se alla fine Getty e’ tornato a casa con il premio, e’ rimasta la soddisfazione di essere la’ tra le tre migliori agenzie per la ricerca di contenuti video.

FILM4 FRIGHTFEST 2012 – Update e Programma Completo

Finalmente e’ uscito il programma completo della prossima edizione del London Film4 FRIGHTFEST. Quest’anno scocca l’anniversario numero 13 e le sorprese non mancheranno, anzi, all’Empire Cinema di Leicester Square ci saranno piu’ anteprime, piu’ film, piu’ ospiti, piu’ zombie e piu’ motoseghe.

Grande presenza anche di personaggi di casa nostra, a partire dall’ospite d’onore Dario Argento, fino ai Manetti Brothers con il loro Paura 3D, e Federico Zampaglione con Tulpa. Verra’ inoltre proiettato un documentario sul genere poliziottesco anni 70 chiamato Eurocrime, con chiari riferimenti a un genere che l’Italia ha reso popolare prima di molti altri.

Il festival si aprira’ dunque il 23 Agosto con THE SEASONING HOUSE, primo tra tanti film Inglesi, e si chiudera’ il 27 Agosto con un altro film nostrano TOWER BLOCK.
Tra i vari highlights SINISTER con Ethan Hawke,  THE POSSESSION, prodotto da Sam Raimi, l’ultima fatica di Jennifer Lynch CHAINED, e il remake di MANIAC.
In rappresentanza dell’Inghilterra, oltre ai due film di apertura e chiusura, BERBERIAN SOUND STUDIO di Peter Strickland , GRABBERS di Jon Wright, COCKNEYS VS. ZOMBIES, GUINEA PIGS, STITCHES, SAWNEY, MAY I KILL U?, BEFORE DAWN, THE INSIDE e COMMUNITY.
Per quanto riguarda la Spagna, il terzo capitolo di REC la fara’ da padrone, chiudendo (forse) finalmente la saga iniziata in una palazzina di Barcellona, mentre l’ex compare di Paco Plaza, Jaume Balagueró presentera’ il suo SLEEP TIGHT. Dal resto del mondo il Cileno HIDDEN IN THE WOODS, l’Olandese KILL ZOMBIE!, il Giapponese DEAD SUSHI, e il Tedesco ERRORS OF THE HUMAN BODY and WE ARE THE NIGHT.

Per l’elenco completo dei film non vi resta che visitare il sito ufficiale e prendere nota. Quest’anno le sale adibite a proiettare film del FrightFest saranno ben tre, rendendo difficoltosa la selezione.
I biglietti sono gia’ in vendita.

SCARED YET?