THE LAST EXORCISM: PART 2

(THE LAST EXORCISM – Liberaci dal male)
di Ed Gass-Donnelly
con shley BellJulia GarnerSpencer Treat Clark

The-Last-Exorcism-Part-II

Il titolo e’ gia’ un paradosso.
Se il primo film era l’ultimo esorcismo, questo seguito e’ l’ultimissimo, si spera. Dopo che il suo predecessore aveva tentato l’ennesima riproposizione del genere found-footage, video ritrovato, senza troppo successo (montaggio? colonna sonora? chi li aveva aggiunti? domande senza risposta), questo secondo capitolo non sperimenta nuovi (o vecchi) metodi narrativi, ma semplicemente racconta cosa e’ successo alla nostra protagonista Nell dopo gli eventi che l’avevano portata quasi alla morte per mano di invasati religiosi. Dico quasi, perche’ e’ proprio lei l’unica sopravvissuta all’incendio finale, e l’oscura e demonica presenza che tanto l’ha fatta contorcere nel primo film, sembra ora sparita. Ma lo sara’ veramente? Ovviamente no, e la nuova vita di Nell in una casa famiglia con tanto di umile lavoretto e tenero spasimante, verra’ sconvolta nuovamente da visioni e terrificanti accadimenti.

In realta’ di terrificante non c’e’ granche’ nel nuovo film di Ed Gass-Donnelly, regista il cui precedente lungometraggio era un storia basata interamente su personaggi veri e reali, e non su effetti speciali o visioni. The Last Exorcism Pt.2 non ha fluidita’ narrativa, spaventa solo grazie a botte di colonna sonora, e le varie vicende della storia appaiono scollegate l’una dall’altra in un collage di scene e situazioni che non combaciano mai. Ashley Bell e’ l’unica che ha accettato di ritornare per questo seguito e il carico di tutto il film e’ sulle sue giovani spalle, ma e’ un peccato che la sua interpretazione, seppur notevole, convincente e talvolta inquietante, non sia sorretta da una sceneggiatura e una regia adeguate. In un film che si chiama L’Ultimo Esorcismo di esorcismo ce n’e’ forse mezzo, e lontano anni luce da altri titoli che hanno fatto dell’esorcismo un genere apprezzato e veramente terrificante. Il finale tenta di risollevare le sorti di un film imbarazzante giocando una carta inaspettata e lasciando una possibile traccia da seguire in un eventuale terzo capitolo, ma se Eli Roth non ha nuovamente soldi da buttare in veste di produttore, allora e’ meglio che ci accontentiamo di questo finale senza troppe aspettative per il futuro.
Il brano conclusivo dei Flash Lightnin’ e’ proprio una bella scoperta.

VOTO: 5

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